Notizie sul salario accessorio

Data:
26 Ottobre 2015

E’ pubblicato alla pagina seguente

http://wcm-3.unipv.it/site/home/naviga-per/tecnico-amm./relazioni-sindacali/documento25316.html

il verbale n. 9/2015 col quale il Collegio dei Revisori quantifica l’importo del salario accessorio distribuito in eccesso negli anni dal 2010 al 2013, a causa degli errori rilevati dagli attuali Revisori nei conteggi delle passate certificazioni. Gli importi in eccesso risultano definiti come segue:

BCD € 481.045
EP € 696.528

Sullo stesso verbale si legge la seguente frase: il Collegio prende atto che l’Amministrazione intende recuperare le somme erogate in eccesso negli anni 2010-2013.

Il verbale certifica inoltre le cifre utilizzabili per la distribuzione del salario accessorio 2014:

– Cifra certificata e dunque distribuibile ai colleghi BCD nel 2014: 973.840 € (di cui già erogati 735.650€)
– Cifra certificata e dunque distribuibile ai colleghi EP nel 2014: 300.487 € (di cui già erogati 387.401€, si evidenzia dunque un passivo di circa 87.000 €).

Sulla base di tali informazioni l’Amministrazione ha presentato durante la contrattazione del 9 ottobre scorso un’ipotesi di accordo per la distribuzione del salario accessorio ancora da erogare per il 2014 (ovvero, le indennità di risultato EP e BCD).
L’ipotesi propone la definizione di tale indennità per gli EP al minimo previsto dal Contratto nazionale (art. 76 comma 4), ovvero il 10% dell’indennità di posizione, al “costo” di circa 38.000 €: questa operazione aumenterebbe ulteriormente il debito EP 2014, che così facendo si attesterebbe a 123.037 €.
Si legge sull’ipotesi l’intenzione dell’Amministrazione di recuperare tale importo successivamente: si dovrà tener conto di tale importo in fase di definizione del piano di rientro.

L’ipotesi di accordo risulta inaccettabile alla RSU.

L’Amministrazione ha perciò proposto di discutere una nuova ipotesi che definisca la distribuzione del salario accessorio 2014 insieme a quello del 2015 e ha chiesto alla RSU di prendere parte a un gruppo di lavoro che ragioni sul salario accessorio 2016-2018. La discussione di tali punti è rinviata al prossimo incontro di contrattazione, previsto per venerdì 6 novembre.

Il Direttore Generale ha inoltre proposto di abbassare le indennità di posizione EP – pagate mensilmente – al minimo previsto dal Contratto nazionale – 3099 € – a partire dalla retribuzione di ottobre 2015.

La RSU è contraria.

Ricordiamo che il CdA del 29/9/2015 ha deliberato di aumentare la quota destinata al Fondo Comune di Ateneo e dunque distribuita a tutti i colleghi per i 4 anni che vanno dal 2015 al 2018 (si tratterebbe di circa 250.000 € l’anno). La RSU accoglie molto favorevolmente questa decisione, ma non può fare a meno di ipotizzare che tale migliore accantonamento sia stato pensato per appianare il debito che grava sul solo fondo EP. Se così fosse la RSU si troverebbe nella inaccettabile posizione di aver tutelato senza esserne stata resa consapevole una sola categoria di lavoratori rispetto alle altre.

Sarà indetta al più presto un’Assemblea per confrontarci su queste questioni e avere la vostra opinione in merito.

Leggete la lettera inviata dalla RSU all’Amministrazione per puntualizzare la propria posizione.

Di seguito un breve riassunto della vicenda, per avere un quadro cronologico e ricordarne i punti salienti:

2 Luglio 2014: il Rettore rende noto, tramite la contrattazione, che i Revisori stanno eseguendo degli accertamenti sulla costituzione dei fondi e “hanno richiesto dati aggiuntivi che richiedono un lavoro di ricostruzione lungo prima di arrivare alla certificazione del fondo accessorio”
vedi verbale

11 febbraio 2015: durante la seduta di contrattazione l’Amministrazione riferisce che, secondo gli attuali Revisori, il fondo è stato costituito in modo errato dal 2007: sarebbero stati percepiti indebitamente da tutto il PTA (BCD ed EP) quelli che allora si pensava fossero 700.000 euro.
L’Amministrazione informa inoltre che sta lavorando a un piano di rientro che prevede la restituzione dell’erogato in eccesso: la RSU è contraria, vedi la comunicazione sul blog
https://rsu.unipv.it/?p=692

7 marzo 2015: il quotidiano La Provincia Pavese pubblica un lungo articolo sulla vicenda
https://rsu.unipv.it/wp-content/uploads/2015/06/PP_7mar2015.pdf

2 aprile 2015: lettera aperta RSU e Organizzazioni Sindacali (OOSS), inviataanche a tutto il PTA, dove si chiede nuovamente di conoscere la “precisa catena di responsabilità che ha determinato il verificarsi dell’attuale situazione di stallo”
https://rsu.unipv.it/?p=749

9 giugno 2015: RSU e OOSS aprono una richiesta di accesso agli atti, per ottenere i documenti di certificazione dei Revisori
https://rsu.unipv.it/?p=790

1 luglio 2015: incontro straordinario con l’Amministrazione, svolto su richiesta di RSU e OOSS.
Il Delegato del Rettore per le risorse umane, dopo l’ennesima richiesta della RSU di individuare le responsabilità degli errori commessi nella certificazione dei fondi degli anni passati, dichiara che saranno tentate tutte le strade possibili prima di arrivare a costruire un piano di rientro
https://rsu.unipv.it/?p=843

7 luglio 2015: lettera del Rettore a tutto il personale, dove si annuncia “un piano per il superamento del problema che renda il disagio da esso provocato il più tenue possibile” per il quale il Rettore ha intenzione di cercare “il sostegno ministeriale”

10 luglio 2015: l’Assemblea convocata in quella data approva un documento in merito alla mancata certificazione del fondo, in cui si ribadisce la totale contrarietà a un piano di rientro e di conoscere le responsabilità ai sensi dello Statuto, della Legge 165/2001, del Codice Civile.
Tale documento sarà letto da una delegazione di Colleghi intervenuti all’incontro di contrattazione del 13 luglio e sarà allegato al verbale della contrattazione
https://rsu.unipv.it/wp-content/uploads/2015/07/docu_assemblea10luglio1.doc

28 settembre 2015: Lettera RSU-OOSS con l’analisi dei documenti ricevuti con l’accesso agli atti:
https://rsu.unipv.it/?p=902