Care Colleghe, cari Colleghi,
consapevoli della attenzione che tutto il Personale tecnico-amministrativo ha verso il tema del salario accessorio che ormai da tempo ci impegna in un confronto serrato con l’Amministrazione, riteniamo importante aggiornarvi in quanto la situazione ha avuto una svolta.
La maggioranza delle RSU, a seguito anche di un incontro con le Organizzazioni Sindacali, ha approvato un documento poi sottoposto all’Amministrazione e dibattuto nella contrattazione del 14 giugno scorso.
In sostanza la sottoscrizione della ipotesi di accordo 2014 – ricordiamo che la maggior parte delle indennità di quell’anno sono già state erogate – può avvenire a fronte delle seguenti richieste:
1. alla firma, sblocco delle indennità con pagamento dell’arretrato gennaio 2016-giugno 2016 e re-immissione in busta paga delle indennità mese per mese dal giorno della firma (cioè dalla ratifica in CdA);
2. recupero di risorse aggiuntive in aumento sul fondo per il trattamento accessorio 2015, ai sensi dell’art. 87 comma 2 del CCNL vigente (legato alla riorganizzazione deliberata dal C.d.A. il 22 dicembre scorso);
3. aumento dell’IMA a partire da gennaio 2016;
4. avvio immediato del processo di certificazione dei fondi per la contrattazione decentrata dell’anno 2015.
L’Amministrazione si è dichiarata favorevole ad accettare le istanze presentate, riservandosi un ulteriore approfondimento su alcuni punti. Proprio per permettere di arrivare ad una conclusione in tempi rapidi si è deciso di aggiungere una seduta straordinaria di contrattazione a luglio.
Per arrivare alla firma dell’ipotesi di accordo le condizioni sopra riportate sono per noi imprescindibili: auspichiamo dunque che siano accettate.
Al tavolo di contrattazione abbiamo sottolineato altri aspetti che riteniamo fondamentali per il proseguimento delle trattative come, ad esempio, mantenere gli importi dei due fondi EP e B-C-D analiticamente suddivisi così come previsto dal CCNL come d’altronde ribadito anche dal Collegio dei revisori, e inserire clausole di salvaguardia per evitare qualsiasi danno economico al personale.
La situazione è oggettivamente difficile ma non per questo va trascinata oltre. Il vero cambiamento passa anche attraverso il coraggio del confronto.