Care Colleghe e cari Colleghi
L’assemblea del 9 marzo è convocata congiuntamente dalla RSU e dalle Organizzazioni Sindacali per ottenere il vostro parere sulle posizioni che riterrete opportuno che la Delegazione sindacale esprima in merito agli accordi per la distribuzione del salario accessorio 2014, 2015 e 2016.
Ricordiamo in premessa il verbale n. 9 del 21 e 22 luglio 2015 col quale i Revisori hanno certificato le cifre distribuibili come salario accessorio per l’anno 2014 alle categorie BCD ed EP ed hanno rilevato quote di salario accessorio erogate in eccesso negli anni dal 2010 al 2013 alle stesse categorie.
Occorre dunque affrontare in due momenti diversi gli argomenti:
A) Accordo per la distribuzione del fondo accessorio 2014 (e successivamente per i fondi 2015 e 2016)
B) Restituzione al fondo – così come previsto dalla normativa – delle quote erogate in eccesso negli anni dal 2010 al 2013 e contestate dai Revisori.
Punto A): la certificazione dei Revisori riguarda unicamente le cifre distribuibili sui fondi 2014: l’importo destinato alla categoria BCD, diversamente dall’importo certificato per il fondo EP, garantisce il pagamento delle indennità previste.
Le indennità che insistevano su tali fondi sono state per la maggior parte pagate: restano da liquidare le indennità di risultato per le categorie D ed EP, l’indennità chilometrica per gli autisti e una parte di IMA (quella premiale, legata alle valutazioni).
L’Amministrazione dichiara che il fondo 2015 potrà ottenere la certificazione solo dopo che l’accordo riferito alla distribuzione del salario accessorio 2014 sarà firmato e tutte le relative indennità erogate.
A oggi risultano pagate:
– sul fondo BCD 2015 l’acconto dell’IMA fino a novembre e la reperibilità;
– sul fondo EP le indennità di posizione EP – la cui erogazione è prevista mensilmente dal CCNL.
Restano pertanto da pagare tutte le altre tipologie di indennità.
Per risolvere il punto B), l’Amministrazione, attraverso apposita delibera resa dal CdA in data 29/9/2015, propone di raddoppiare la cifra del fondo comune di ateneo calcolata sul conto terzi da destinare al Personale: questa soluzione evita che le quote erogate in eccesso siano prelevate dai fondi successivi.
La proposta presentata dall’Amministrazione al Tavolo di contrattazione lo scorso ottobre e perfezionata nei mesi successivi, accogliendo i suggerimenti di parte della Delegazione Sindacale, è basata sulla solidarietà e prevede di liquidare le indennità ancora da erogare per gli anni 2014 e 2015 utilizzando una quota del fondo BCD, che è capiente e che dunque potrebbe prestare la cifra necessaria al fondo EP, che invece non lo è.
La cifra prestata dal fondo BCD sarà restituita con la distribuzione della quota aggiuntiva di fondo comune di ateneo di cui sopra, sotto forma di IMA premiale.
La mancanza di un accordo su questa proposta ha causato la sospensione di tutte le indennità – anche di quelle dell’anno 2016.
Durante l’ultima seduta di contrattazione, il Delegato, riferendosi alle varie posizioni espresse dal Tavolo, oltre che a quanto riportato su alcuni comunicati diffusi al Personale e sul quotidiano locale, ha chiesto al Direttore Generale di provvedere a ricalcolare il fondo dal 1999 ad oggi, con il supporto di una perizia esterna, autonoma e indipendente, sia sulle interpretazioni giuridiche che sui conteggi.
Come potete constatare, le questioni da affrontare sono diverse e di una certa complessità.
Vi aspettiamo perciò numerosi per farci conoscere il vostro parere e per indirizzare le scelte della Delegazione Sindacale.
Sono raccolti sul blog della RSU, in modo più dettagliato, tutti i passaggi che si sono succeduti da quando questa vicenda si è sviluppata: a partire dalla pagina https://rsu.unipv.it/?p=1013